Archivi tag: mizar

Il Mizar colorato d’imprese!

A lanci entusiasti, e a progettazione fatta, il reparto o meglio le squadriglie si buttano nelle imprese! Che dire… tutte belle e varie! Ce la faranno le Volpi con le erbacce e il servizio in convento? E i Leoni? Con la ristrutturazione della tana del Seonee? Le Linci con le attività di fratellanza di carattere interassociativo… il “CNGEIELLAGGIO”? I Rino invece ci intrigheranno fin da subito con le avventure della fantastoria dell’investigatore Irlandese, difatti direttamente sul sito vi è già il loro primo appuntamento della storia! Insomma tante belle e nuove avventure firmate Mizar da gustare per bene! Attendiamo i vostri racconti ragazzi con tanto di foto!

L’investigatore O’Sheamus – parte prima

PARTE PRIMA

L’investigatore Alex O’Sheamus stava prendendo il suo te quotidiano quando squillò improvvisamente il telefono “driiiin…” Alex non era un investigatore qualunque, preveniva direttamente dalla stirpe sassone, irlandese degli O’Sheamus da cui, nascerà successivamente il grande idolo investigativo di Sherlock Holmes.

“Pronto chi parla?”
“Qui è la polizia inglese di Scottlard Yard, abbiamo un mastodontico problema sir O’Sheamus.
Ci deve raggiungere immediatamente al quartiere generale di Londra dove riceverà le informazioni riguardanti le sue missioni”
“Sa che è un sacrilegio disturbare un uomo irlandese all’ora del te!”
“È in gioco la corona d’Inghilterra, si prepari, ho già inviato delle unità a prelevarla.”

Pochi istanti dopo Alex sentì bussare alla porta d’ingresso. Era la polizia che come accordi presi  in precedenza ere venuta a prenderlo. Uscendo di casa imprecando da vero irlandese eseguì gli ordini datogli e salì immediatamente sull’elicottero che era atterrato pochi minuti prima sulle aiuole del giardino di casa sua. Il viaggio fu più breve di quanto pensasse. Arrivò a Londra quello stesso pomeriggio dove fu scortato alla centrale per maggiori informazioni. Lì fu accolto molto calorosamente dal commissario che lì offrì una tazza di caffè, ma che rifiutò con grande offesa; infatti un buon irlandese non accetta mai caffè degli sconosciuti per lo più inglesi. Alex seguì il commissario nella sala delle conferenza gli venne illustrata la missione…

to be continued.

Fiestando al Museo del Cinema!

Essì! Questa volta è stata proprio una cosa diversa! Fiestando la fine della nostra incredibile avventura, l’impresa di reparto ossia il Musical. Andando a visitare niente che popòdimeno il Museo Nazionale del Cinema Di Torino!

Arrivati in stazione tutti eravamo pronti per partire… c’eravamo tutti, meno che qualcuno… Vicktor! “Dov’è Vicktor?!?!” Ci chiedevamo?! Era tardissimo, e il treno stava per lasciare la stazione di Novara, fino a che con una corsa provvidenziale, e il tifo da parte di Marco e Veronica dall’altra parte del treno affacciandosi preoccupati dal predellino, sbraitando “daaai Vick ce la fai!” arrivò il capo reparto che con un salto atletico, sportiva volontà e fortuna riuscì a lanciarsi dentro, un secondo prima che la porta si chiuse. Fù così che con lo schiamazzo del reparto felice di vedere il loro capo reparto bello e sudato ma presente, che cominciò l’avventura!

La storia del cinema… i primi filmati in assoluto registrati nell’intera storia dell’uomo, è stato davvero emozionante! E poi le ambientazioni, i cartoni d’animazione, che in un modo o nell’altro ricordano a tutti l’infanzia. Gli effetti speciali, i pezzi storici e originali posseduti dagli attori stessi e oggetti per fare film rimasti nella storia, come un braccialetto di Marylin Monroe, l’armatura dell’attore di “Robocop” le maschere di “Star Wars”, il “Signore degli anelli” e “Aliens”.

Subito dopo usciti dal Museo poi… a dir poco meravigliati siamo rimasti ancor più affascinati dalla bellezza della vecchia capitale. Piazza Vittorio, nella sua frizzante solarità, il “lungo Pò”, la bellissima chiesa della gran Madre, per poi finire con piazza Castello e palazzo Madama! Insomma! Davvero una bella giornata! davvero una bella Fiesta!

sempre e comunque Orgoglio Mizar!

Il MIVV

Uscita dell’alta squadriglia “Power”!

Lunedì 20 febbraio, ore 07:45 tutti pronti per partire da Novara. Destinazione: Novate Mezzola per poi salire a piedi fino alla Val Codera dove, all’ ora di pranzo, ci avrebbero aspettato dei deliziosi pizzoccheri.

E allora pronti, zaino in spalle e si parte. Sistemiamo i bastoncini (magari senza romperli) e la scalata dell’everest abbia inizio. Ah già, mi sono sbagliata, della Val Codera!
Partire non è difficile, la strada non la sai e quello che ti aspetta più su potrebbe essere meraviglioso.
Prima sosta alla cappella dopo solamente 15’ di cammino. Siamo in montagna, di mattina, il sole batte e fa caldo. Ci si scamicia e si è pronti a ripartire. I motti della camminata sono stati due: “i bastoncini dietro ai piedi, più in dietro” e “siamo quasi arrivati a..” perché il nostro Giancarlo ci ha diviso la strada in migliaia di pezzettini, in questo modo sembrava più corta.
Continuare a salire con lo zaino in spalla, il sole che riscalda e la voglia di arrivare per vedere meglio cosa ci circonda, per amarlo sempre un po’ di più, fa proprio venir voglia di camminare. La vista era spettacolare, il laghetto verde acqua di Novate ci ha accompagnato per un bel pezzo durante il nostro cammino. Girarsi e vederlo faceva stare bene.
Ma poi, dopo sole e ombre, neve e ghiaccio sentiamo quella frase magica “siamo quasi arrivati in Val Codera” e in quel momento sei proprio felice, così felice che ti faresti l’ultimo tratto di strada correndo ma i gradini ti hanno spezzato le gambe e due ore di camminata non sono poche allora con calma arrivi al cimitero, poi la chiesa e infine alla locanda dove ti aspetta un ottimo pranzo. Dopo esserci riposati e aver mangiato si riparte per arrivare alla centralina (parola che durante il cammino si è sentita più volte). Anche quei dieci minuti che la separano dal paese sembrano almeno otto ore però sapendo che stiamo andando alla base scout “aquile randagie” la fatica diminuisce e la strada è piacevole. Il panorama è bellissimo, ci sono ancora le montagne innevate e vicino alla casa scorre un fiume che quasi non si fa sentire.

Dopo aver aperto le persiane e aver scoperto che l’acqua era ghicciata Giancarlo ha acceso la stufa per riscaldare un po’ l’ambiente mentre noi siamo andati ad “ispezionare” la zona per conoscerla meglio.
Dal comignolo inizia a sbuffare fumo, segno che il nostro Bear Grylls in 10 minuti o anche meno è riuscito ad accendere un super fuoco per riscaldarci e far bollire un ottimo tè da bere tutti insieme.

Più tardi Giancarlo ci ha raccontato la storia delle aquile randagie e pensare che da quelle parte e magari proprio nello stesso posto in cui sei ora ci potrebbe essere stato uno di loro fa venire i brividi.
La cosa più bella che ho imparato ad apprezzare meglio sono i 10 articoli della nostra legge scout. Capire la differenza fra “fare”, “andare” e “essere” scout è davvero molto bello. Lo scopo principale è essere scout tutti i giorni rispettando la legge.

Dopo il nostro tè e il racconto si è fatto buio ed è giunta l’ora di mangiare la polenta. Allora tutti all’opera! Otto persone che si muovevano ognuno per il suo da farsi per la cucina era molto bello e se uno si estraniava un attimo dal mondo riusciva a cogliere ogni attimo di quei momenti indimenticabili.
Dopo cena momento pulizia e poi momento svago dove noi quattro ragazzi parlavamo allegramente e i nostri quattro ardui accompagnatori in quest’avventura parlavano un po’ di scuola, di educazione e sicuramente di scoutismo.
Dopo un’altra tisana non poteva mancare una partita a carte. Ma che dico una? Almeno due o tre. La serata si è conclusa con la preghiera e una piccola veglia alle stelle che da lì senza inquinamento luminoso si vedevano tutte ed erano meravigliose.
Poi finalmente a dormire. L’avventura è stata completata, ora manca il ritorno per i sentieri ripidi ma nothing is impossible e ce la potremo fare in modo da tornare a Novara stanchi ma soddisfatti con gli occhi pieni di quei posti e magari le gambe doloranti ma felici di poter dire “io sono stata in Val Codera”!

“che il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo” è stata la frase che ci ha accompagnato nella notte.

Martedì 21 febbraio.
la sveglia in un orario abbastanza consono. Colazione e per concludere quest’avventura una messa in Val Codera! Dopo aver risistemato la casa e lo zaino siamo pronti per ripartire. Il nostro ultimo obiettivo è arrivare a Novate per mezzogiorno e mezza! Obiettivo raggiunto! Dopo un buonissimo pranzo con un panino e affettati si riprende la strada verso casa ma ‘sta volta con la macchina.
L’avventura è finita ma i ricordi sono ancora ben impressi nella nostra mente. La Val Codera non si dimentica facilmente! Davvero un’ emozione unica ed ecco cosa succede davanti all’ignoto: spaventa ma non è paura, è emozione allo stato puro che ti invade quando ti lanci in una nuova avventura. Ed è proprio così, è emozione allo stato puro!

Alta squadriglia “Power” Novara 6 2012

Campo invernale 2011 reparti Mizar – Stella Polare – Orsa Maggiore

Ed eccoci rientrati dal campo invernale! Dove intrighi tra il prete e la sacristana, “omicidi” e gialli risolti abbiamo vissuto uno dei campi più belli di sempre. Siamo soddisfatti d’aver provato un’esperienza che ha superato di gran lunga le aspettative di tutti.

La staff era ben nutrita, non ci è mancato l’assistente ecclesiastico e un valido cambusiere. I ragazzi poi, facenti parte dei tre reparti hanno acceso la miccia per dei momenti di genuino divertimento, riflssione e gioco.

La casa era calda e accogliente ed è stata vissuta tutta, dal camino, al salone grande e perfetto per fantastici e irripetibili cerchi fino a su su, la cappella che zitta zitta ci ha donato dei momenti dove si è realizzato uno dei più belli valori scout o comunque di tutti, che si possa mai avere: la fratellanza!

Eh già, perchè mai come in questo campo avevamo notato che i pregiudizi rallentano e ostacolano, che la diversità ci arricchisce, che allo stesso tempo siamo tutti Figli dello stesso autentico buon Dio, che era presente in mezzo a noi sopratutto quando sei piedi teneri sono divenuti fieri e orgogliosi scout.

Un forte e caloroso abbraccio a tutti
Vicktorinox